Vagavo senza meta sulla rete, qualche giorno fa….

Da pochissimo negli Stati Uniti è stata lanciata una nuova app social, si chiama LASSO.

Con tutto quello che succede in casa Ferragnez, mi si dirà, questa è una notizia trascurabile!

Vero! Ma in questo caso mi si conceda il beneficio del dubbio…

Lasso si propone di aiutare gratuitamente i propri utilizzatori a focalizzare i propri obiettivi finanziari, a creare un piano per raggiungerli e infine si propone di far supervisionare tale piano da un Consulente Finanziario esperto.

Il cliente potrà scegliere tra un lotto di consulenti iscritti alla piattaforma, a seconda delle proprie preferenze per età, esperienza, vicinanza geografica, sesso, preparazione, curriculum, ecc.

I consulenti, interpellati anonimamente, riceveranno il questionario del possibile cliente ed elaboreranno una loro proposta.

Il cliente infine si vedrà sottoposti i piani dei consulenti interpellati e potrà scegliere quello che ritiene più idoneo, più approfondito, più argomentato, più simpatico, ecc.

A quel punto si metterà in contatto col consulente e insieme potranno passare alla fase operativa, se lo riterranno opportuno.

L’obiettivo è quello di coinvolgere in un processo di pianificazione finanziaria tutto il pubblico dei cosiddetti Millennials, ossia coloro che sono nati a partire dagli anni 80′ del ‘900.

Costoro, anche negli Usa, come in Italia, in genere, hanno posizioni lavorative (e quindi finanziarie) non particolarmente stabili.

I Millennials  però  rappresentano un segmento, per il marketing del settore finanziario, interessantissimo, per almeno 2 motivi: a) sono la prima generazione NATA digitale e b) più prosaico, stanno per ereditare il patrimonio dei propri genitori.

Così questa App si propone come scopo quello di introdurre il Millennial in una logica di GOAL BASED INVESTMENT, ovvero di investimento mirato ad obiettivi concreti, consentendo agli utenti di scegliere senza costrizioni i modi e il consigliere più adatti per raggiungerli.

Funzionerà? Chi lo sa?

E’ un po’ presto per dirlo. Dietro questa iniziativa ci sono personaggi di grande esperienza nel mondo del wealth management, quindi è improbabile che sia una meteora.

Se funziona, a breve vedremo proliferare piattaforme simili, e magari qualcosa si comincerà a muovere anche dalle nostre parti.

Il fenomeno è comunque interessante e degno di nota. E mi stimola alcune riflessioni sulle tendenze future del settore:

  1. La scarsità nelle remunerazioni dei titoli di stato e l’emergere di grandi incertezze nel futuro economico delle famiglie costringono sempre più le persone a pensare al proprio denaro in funzione di obiettivi di vita e non di rendimenti di breve.
  2. Passare da questa generica intenzione “virtuosa” ad un piano preciso e circostanziato richiede uno sforzo e degli strumenti che ognuno trova nell’ambito che gli è più congeniale. Il Millennial ad esempio si sente molto più a suo agio con la rete ed i social di quanto non riescano a fare i suoi genitori.
  3. Comunque, il tutto passa per un rapporto personale ONE-TO-ONE, ossia tramite un consulente UMANO, con esperienza e caratteristiche che lo rendono EMPATICO.

Il Robot-advisor è, sì, uno strumento valido di calcolo e razionalizzazione, ma, quando si parla della MIA vita, della MIA famiglia e dei MIEI obiettivi, voglio avere a che fare con una PERSONA!

Il mio 2022 non poteva iniziare in modo migliore!