… se volete rivedere i vostri soldi dopo annate storte, come lo è decisamente stata il 2022.

Vediamo in quanti si riconoscono in questo personaggio, Gino, e nella sua esperienza:

STORIA DI GINO

Gino è un signore di circa 45 anni. Qualche anno fa ha avuto la fortuna di trovarsi un po’ più di soldi sul conto corrente. Niente di male, anzi, se non fosse che l’impiegato di banca lo chiama continuamente per proporgli dei prodotti di investimento. 

Gino, più stremato dalle lusinghe del funzionario, che spinto da una impellente frenesia capitalistica, accetta di andare in banca e farsi fare una proposta. 

In realtà di finanza ci capisce poco, sa che dovrebbe occuparsene di più, sa che dovrà (o doveva) pianificare la propria pensione ecc. ma non ha mai avuto ne il tempo ne l’opportunità di approfondire.

Non appena si siede di fronte al sovreccitato consulente della banca, costui comincia a balenargli davanti al naso rendimenti favolosi, grafici in ascesa, opportunità da cogliere, momenti irripetibili, grandi trends da cavalcare, ecc.. Ancora più confuso ma contagiato dalla verve dell’esperto, acconsente a provare alcune soluzioni, gli pare sulla Cina, le infrastrutture, le nuove tecnologie e non sa cos’altro. 

Tornando a casa, dopo aver firmato un mezzo kilo di fogli, si rende conto di non aver capito quasi nulla, ma è piuttosto convinto di aver fatto, in fin dei conti, la cosa giusta.

 Durante il periodo del Covid tenta in vano di contattare il funzionario, magari per chiedergli se non sarebbe il caso di sospendere tutto e ritirarsi in buon ordine.

Quando finalmente ci parla, si sente rispondere che ce la siamo vista brutta, i titoli hanno perso parecchio, ma che ora sono in rapida ripresa e vedrà a fine anno!

Tranquillizzato, lascia passare qualche altro mese. 

Nel frattempo arriva il 2022, c’è la guerra, ed il funzionario spumeggiante è stato trasferito, perché la filiale ha chiuso. Alla filiale centrale, dopo lunghe trafile, viene ricevuto da un altro funzionario, al quale tocca comunicare a Gino che il suo capitale è stato sensibilmente eroso dagli eventi geopolitici, dall’inflazione e dal Covid in Cina. 

Gino a questo punto si allarma. Non sa dove battere la testa e il suo primo pensiero è inevitabilmente: SALVIAMO IL SALVABILE! 

Si impone sul malcapitato consulente e gli ingiunge di togliere gli investimenti che hanno perso meno (ma pur sempre parecchio) e per il resto speriamo che tutto si risolva in pochi mesi come nel 2020. “Ma mi raccomando, eh! Me li tenga d’occhio!”

Gino in realtà pensa: Devo prendere in mano la situazione! Questi sono degli incapaci.

Arriva ottobre 2022, mese nerissimo per i mercati. Non si vede la fine del tunnel.

Gino, stremato, si fionda in banca e toglie anche quel poco che era rimasto investito, prima che sia troppo tardi!

Nel frattempo, ha assunto un po’ di informazioni sui giornale e presso qualche amico più esperto.

Rinuncia a recuperare ciò che ha perso e cerca un investimento realmente SICURO.

Insomma, si convince del fatto che l’unica soluzione per i suoi soldi sia quella di comprare un Titolo di stato, prendere le cedole, e mandare tutti a quel paese!

La borsa è un gioco che non fa per lui!

Almeno fino a quando, tra qualche tempo, un intraprendente funzionario non lo tampinerà con una nuova fiammante proposta, magari a capitale garantito!

Il criceto Gino continua a girare nella ruota. Ignaro, arrabbiato, ma sempre più povero.

SCENDI DA QUELLA RUOTA, GINO!

La storia di Gino è simile a quella di milioni di risparmiatori.

 

I suoi errori, che sono molti, non hanno niente a che vedere con l’andamento dei mercati, ma sono essenzialmente COMPORTAMENTALI. 

Ovvero Gino ha avuto dei comportamenti errati, verso se stesso, innanzi tutto, poi verso la banca, verso i prodotti che ha sottoscritto e verso il mercato. Se non corregge i propri comportamenti, è destinato, magari tra qualche mese, a commettere gli stessi errori, perdendo altri soldi.

Ed è un vero peccato!

Perché Gino è stato molto superficiale nel trattare il suo patrimonio, sapendo di non sapere, ma evitando di farsi un minimo di cultura finanziaria PRIMA di investire.

Perché Gino avrebbe potuto utilizzare il suo capitale per contribuire a risolvere qualche problema “esistenziale”, se solo avesse cercato qualcuno che prima di proporgli soluzioni, si fosse occupato un po’ di lui e della sua situazione lavorativa, familiare, successoria, ecc..

Perché Gino avrebbe potuto pretendere una CONSULENZA adeguata alla sua situazione ed alle sue reali esigenze di vita.

Perché Gino, alla prima difficoltà (prima o poi arrivano) è scappato dal problema, evitando di affrontare e rimediare ai suoi precedenti errori e procurandosi un DANNO PERMANENTE ed IRREVOCABILE!

INSOMMA…

Cosa sarebbe servito a Gino?

Anni di studio su ponderosi tomi di finanza? Approfondite conoscenze sui mercati finanziari e la statistica?

NO!

Sarebbe stato sufficiente applicare pochi semplici principi comportamentali, abbondantemente enunciati, ad esempio, sul blog che state (spero) leggendo, ovvero i cosiddetti PILASTRI:

PROGETTO

TEMPO

RESILIENZA

DIVERSIFICAZIONE

A tutti i Gino in ascolto… CORAGGIO! SCENDETE DA QUELLA RUOTA!!!